Sulla rivista letteraria Botteghe Oscure sono state pubblicate diverse liriche di Rocco Scotellaro. L’ambiguità del titolo, sinonimo per traslati del partito comunista, e la notorietà della rivista limitata ad ambienti letterari colti rischiano di soffocare  il reale valore del «secondo poeta d’Italia», come i contadini definivano Rocco Scotellaro dopo la sua morte. C’è chi è indotto a pensare che Rocco Scotellaro, in vita, fosse riuscito a pubblicare sue liriche su un foglio di partito e che solo la morte prematura e l’affetto e la devozione dei suoi amici Carlo Levi, Manlio Rossi Doria e Rocco Mazzarone, e la dedizione degli studi e l’acribia filologica di Franco Vitelli gli abbiano dato fama dopo la morte.

La mancata pubblicazione degli Atti del riuscito Convegno di Tricarico del maggio 2004, per il cinquantesimo anniversario della morte del poeta tricaricese, accresce oggettivamente il livello di confusione. E’ dunque bene fare chiarezza. Leggi per intero Rocco Scotellaro e la rivista letteraria Botteghe Oscure.pdf

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