SENATO DELLA REPUBBLICA – Legislatura 16º – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 637 del 17/11/2011

COLOMBO (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

COLOMBO (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI). Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Presidente del Consiglio, ho ascoltato le tante legittime ed appassionate ragioni che militano a sostegno dell’impresa che oggi il Senato affida a lei e al Governo che lei ha composto. Ma ve ne sono due che considero assolutamente decisive.

Abbiamo urgente bisogno di risalire nella considerazione, dei Governi, delle pubbliche opinioni, dei mercati, ma anche di ribadire fiducia nelle virtù e nelle qualità civili e morali degli italiani.

Dopo un grazie al Presidente della Repubblica per quanto egli ha fatto, affidiamo perciò al prestigio del Presidente del Consiglio, alla sua riconosciuta competenza, a quella dei suoi collaboratori, quella coerente, e a lungo dibattuta, tessitura di scelte che, come lei ha più volte ribadito e come si può leggere nel suo programma di governo, siano in grado di coniugare rigore ed equità sociale, di garantire la coesione nazionale, di raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio, che costituisce il cuore del nostro patto per l’Europa.

Ciò rende ancora più impegnativo per noi l’omaggio che lei ha reso alla centralità del Parlamento e alle virtù della politica, richiamata ai doveri di una missione non solo alta ma, nei tempi che viviamo, soprattutto straordinaria. Perché il Governo che lei presiede non nascerebbe senza il voto del Parlamento e non nasce, come impropriamente e piuttosto banalmente è stato detto, come commissariamento della politica, ma dal rifiuto di una politica intesa come contrapposizione permanente, come guerra guerreggiata ogni giorno e personalizzata a tal punto da sottrarre autorevolezza alle istituzioni e provocare in Parlamento quell’abuso della democrazia che Tocqueville avrebbe definito la dittatura della maggioranza.

Proprio sul recupero della credibilità dell’azione di Governo, centrata sulle linee convenute con le autorità europee e sulla qualità e trasparenza con cui le istituzioni e le forze politiche e sociali sapranno far fronte agli impegni, potrà riaffermarsi la piena legittimità dell’Italia a concorrere da protagonista alle grandi scelte di politica europea. Potremo così concorrere a consolidare il funzionamento delle istituzioni comunitarie, anche al fine di allontanare la pretesa rivendicata da ristretti direttori di guidare i processi dell’economia continentale e i destini dell’Eurozona.

La nostra dignità nazionale, la forza della nostra storia, le ragioni della nostra vocazione europeista, i valori che stanno dentro la civiltà del nostro Paese sono la garanzia che non verremo meno agli impegni e che sapremo accompagnare, signor Presidente, la sua azione verso il raggiungimento degli obiettivi di risanamento e di sviluppo che stanno a fondamento della ragione politica e morale del Governo che lei presiede. (Applausi dai Gruppi UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI, PD, IdV e PdL. Molte congratulazioni).

 

 

 

Tagged with:
 

Comments are closed.