Uno scritto del prof. Gianni Rodini

 

Per il Natale 2011, Gianni Rodini ha fatto dono al Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra” del suo scritto, Un miracolo d’amore e comprensione, che ricorda quel Natale 1943, quando, «dopo anni dal suo ritorno dalle terre di Grassano e Aliano, in quello studio di Firenze dove probabilmente aveva portato i quadri salvati dalle macerie del bombardamento di Torino, in cui aveva fissato l’essenza eterna dei paesaggi lucani …» Carlo Levi avviava la stesura del suo Cristo si è fermato a Eboli, «il più appassionato e crudo memoriale dei nostri paesi», secondo il giudizio espresso da Rocco Scotellaro ai compagni di cella, ai quali l’avrebbe letto nei giorni del suo ingiusto carcere.

L’articolo di Rodini è dedicato alla memoria della signora Beatrice, madre del giornalista di Radio Radicale Antonio Russo, ucciso in circostanze mai chiarite nel 2000 a Tbilisi in Georgia, dove si trovava per documentare la guerra in Cecenia.

 

L’autore dell’articolo, studioso abruzzese di filosofia e di tematiche meridionalistiche, è professore del Liceo Classico “Lucio Valerio Pudente” di Vasto.

Carmela Biscaglia

 

Rabatana è lieta di pubblicare l’articolo del prof. Gianni Rondini e lo ringrazia sentitamente

 

Fare clic per leggere GIANNI RODINI ‘UN MIRACOLO D’AMORE E COMPRENSIONE’.pdf

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