Piccole bugie che non servono a niente

La corte costituzionale è riunita in camera di consiglio per dichiarare se i due quesiti referendari pro-Mattarellum sono o no ammissibili. Al risultato sono indifferente e mi auguro che l’attuale legge elettorale, passata alle cronache col nome di Porcellum, sia presto sostituita, con gli occhi che guardino in avanti e non la testa girata indietro, per la via maestra della decisione parlamentare.

Il telecronista del TG1 delle 13,30, dando la notizia, ha ripetuto che ciascuno dei due quesiti ha ottenuto oltre 1.200.000 voti. Una favola che si continua a raccontare.

L’ufficio centrale per il referendum presso la corte di cassazione, con la decisione del 2 dicembre 2011, che ha dichiarato «cessate le operazioni di sua competenza relative a questa fase del procedimento» (ossia ha dichiarato la legittimità delle operazioni relative alla detta fase) –  premesso che i promotori dei referendum avevano dichiarato che le firme regolarmente autenticate e corredate della certificazione di iscrizione nelle liste elettorali sono 1.210.873 per il primo quesito e 1.184.447 per il secondo – ha verificato che le firme per il primo quesito sono 563.241, di cui 534.334 regolari per il primo quesito e 563.241, di cui 531.081 regolari per il  secondo.

Tanto per la verità, che è sempre bene dirla.

 

Ritrattazione

 

Ritratto quanto scritto nel suddetto post. Preferisco non cancellarlo, ma che esso resti con  la presente ritrattazione. Ho in buona fede male interpretato l’ordinanza dell’ufficio centrale per il referendum presso la corte di cassazione, e mi scuso. Non è stata detta alcuna bugia. Il vero è che il centro elettronico della corte di cassazione non ha controllato, per ciascun referendum, tutte le firme, ma una quota di firme  superiore al quorum e, avendo accertato che il quorum era stato raggiunto, non ha proseguito nelle operazioni. A parziale giustificazione accampo la poca chiarezza dell’ordinanza dell’ufficio centrale, che ha indotto in errore anche altri in scritti pubblicati su un sito esclusivo di costituzionalismo, di contro alla chiarezza della sentenza della corte costituzionale, che mi ha messo sull’avviso.

 

 

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