La Corte dei Conti ha mosso pesanti rilievi al Bilancio del Comune di Firenze, concludendo che esso è «contrario ai principi di sana gestione e denota il permanere di una situazione di precarietà finanziaria, sottolineando una reiterata irregolarità contabile».

     L’assessore al bilancio di palazzo Vecchio in una nota ha definito i rilievi della Corte «abituale attività di monitoraggio […] rilievi simili a quelli avanzati al Comune di Firenze sono stati formulati nei confronti di tanti altri enti locali della nostra regione».

     Cercare di giustificare le proprie magagne indicando quelle degli altri è un’operazione immorale per eccellenza, volta a giustificare le proprie deficienze in base a un comportamento negativo, che, perciò stesso, costituisce un ostacolo insuperabile a correggersi. Questa operazione, peraltro, è largamente diffusa, senza provocare scandalo, e fin quando avrà corso, non ci può essere speranza in un risanamento della vita civile e di quella politica.

 

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