Empi giochi

Mi tieni stretto al tuo labbro

e non vuoi ch’io scappi.

Fuggire sotto meli,

ai lidi del mare,

a festini, fra volti

femminei di cipria,

correre incontro alle noni

e attendere

di sfiorare braccia curve

di voglie, formicolii di brace,

non mi consente il tuo orgoglio

il tuo animo semplice.

Ma un giorno io voglio andare

in mezzo alla strada

a coprirmi di abito a scacchi

e difficile maschera

e invitare giovani femmine

ai giochi più empi.

Braccia penzoloni

Affronto la via

con le braccia penzoloni

l’orecchio che non sente

il cuore che si rompe:

morte viva.

 

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