LEGGERE E RILEGGERE SCOTELLARO
     Avverto l’esigenza di mettere in ordine la pubblicazione delle poesie e prose di Rocco Scotellaro, innanzi tutto in senso generale giacché il blog sembra un coacervo di scritti, che tuttavia non riuscirò a sistemare in modo passabile date le mie deficienze tecniche a gestire questo pur utile strumento.
     L’attuale sistemazione delle poesie, inoltre, ha maggiore bisogno di ordine per due motivi. Primo. Il blog fa prevalere la data anteriore, che capovolge l’ordine proprio del testo, rendendo quindi necessario invertire le date delle pubblicazioni. Secondo. Intendo restituire alla mia lettura di Scotellaro la commozione e il sentimento di un’amicizia coltivati, dopo la sconvolgente morte di Rocco, per ventotto anni, sulle prime edizioni di poesie e prose del 1954 e 1955. Spiegherò meglio quando chiarirò perché tra Levi e Vitelli (mi riferisco alle loro versioni di «E’ fatto giorno»), scelgo Levi.
     La Categoria del blog «E’ fatto giorno», quindi, deve essere rifatta. In essa sono raccolte le poesie della più nota raccolta di poesie di Rocco Scotellaro, sia secondo la versione di Carlo Levi, pubblicata nello Specchio Mondadori del 1954, sia secondo la versione di Franco Vitelli, pubblicata negli Oscar Mondadori del 1982. Su questa seconda versione, come è noto, è impostato l’ultimo volume che raccoglie tutte le Poesie di Rocco Scotellaro, pubblicato negli Oscar Mondadori del 2004. Io, pur riconoscendo e rendendo sincero e affettuoso omaggio all’amico Vitelli per l’immenso contributo dato alla conoscenza di Rocco Scotellaro, a cominciare dalle «Margherite e rosolacci», pubblicate nel 1978 pure nello Specchio Mondadori e dalla sua versione di «E’ fatto giorno» del 1982, intendo tuttavia dare prevalenza alla versione di Carlo Levi. Il che mi obbliga a compiere una totale rivisitazione del blog, impostandolo su tale prevalenza. A tal fine, nella cartella «E’ fatto giorno», (ri)pubblicherò le poesie dell’edizione Levi e, per dare ad esse l’ordine dello Specchio, comincerò con le ultime due poesie e proseguirò sempre a ritroso. In Appendice darò conto degli interventi di Vitelli.
     Per quanto riguarda le prose, che sono già pubblicate in Categorie nominate col titolo del libro corrispondente, si tratterà semplicemente di invertire la data delle pubblicazioni. Cosa che ho già fatto per «Contadini del Sud». Ho anche ordinato l’alquanto confusa Categoria «Ritorno a Scotellaro»
     Mi accingo a compire questo lavoro pregustando il piacere di leggere ancora una volta Scotellaro, dopo averlo letto la prima volta giusto sessant’anni fa. Ma non dispero di (ri)guadagnare qualche altro lettore a questa lettura, che, si badi bene, non esclude le poesie incluse da Vitelli. Il mio progetto è quello di pubblicare tutto Scotellaro, anche perché ho avuto la fortuna di conoscere Maestri che mi hanno insegnato a leggere i testi originari.
     Iniziai a pubblicare le poesie di Scotellaro sull’impulso di un commento a una poesia, proseguendo a caso, secondo l’ispirazione del momento; in un secondo momento pubblicai «E’ fatto giorno» nelle due versioni. Mi propongo ora di ordinare e pubblicare, tutte le poesie di Rocco, pubblicate a cura di Franco Vitelli nel citato Oscar 2004, sperando che questo ultimo mio tempo basti. Una poesia al giorno, una lettura di un paio di minuti al giorno, in un paio d’anni leggeremo tutte le poesie di Scotellaro. Se campo, si suol dire: e lo dico. (a.m.)

 

 

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