ROCCO SCOTELLARO – E’ FATTO GIORNO – LA CASA

VIAGGIO DI RITORNO

La mamma cammina

dai letti al focolare,

passeggia sotto e sopra

l’aratore in collina.

Mamma, alzerò le mura della casa,

il gallo del camino canterà sulle tegole,

e tu te ne sarai già andata.

Acqua passata

il logoro giornale d’Italia

a chi dice più niente.

Me ne ritorno alla mia terra nuda.

Tra paese e città la terra nuda,

il silenzio della campana

e una voce quanto più lontana.

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p. 148 II ed. dicembre 1954 con 10 Tavole di Aldo Turchiaro
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     Il motivo della poesia è il ritorno dell’emigrante al paese, dove è tutto uguale: la madre intenta alle essenziali faccende elementari casalinghe (rifare i letti, preparare la ministra), il lavoro nei campi, le notizie del giornale che non dicono niente a nessuno, il gallo di rame del comignolo che regola(va) la direzione dei venti, impedendo che entrassero e favorendo la fuoruscita del fumo (canterà sulle tegole). Ora si potranno alzare le mura di casa, la si potrà rendere più comoda, ma la madre se ne sarà andata.

Sulla madre invito a leggere l’articolo A una madre nella categoria NEVE e ricordo l’ultima poesia di Rocco Tu sola sei vera nella categoria ULTIME.

     Nella poesia che precede Viaggio di ritorno, Il grano del sepolcro, Rocco vede nella morte di Gesù l’annuncio della morte della madre (Verrà giugno, morirà anche mia madre). Una morte che è motivo ricorrente, in forme varianti e intrecci complessi.

 

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