IL CANZONIERE DI ISABELLA MORRA

Il ‘Canzoniere’ di Isabella Morra in un’ampia e accurata edizione

Testo e analisi a cura di Gaetana Rossi nelle collane di ‘deComporre’. Dai documenti nuovi particolari sulla vita della poetessa

 

La “stella avversa” all’esistenza di Isabella Morra (1520? -1546) non ne oscura la poesia raccolta nel suo Canzoniere, giunto a noi in diverse edizioni e traghettato nel secolo scorso dall’attenzione di Benedetto Croce. Gaetana Rossi, docente di Lettere a Firenze, che ha condotto studi sulla poetessa con il sostegno e la supervisione di Luigi Baldacci, ne rilancia i testi e la biografia, con un accurato apparato critico in ‘Stella Avversa’, appena pubblicato da deComporre edizioni (collana Fuzzy), che fa dialogare Isabella Morra con i poeti e le poetesse del suo tempo e quelli che le furono maestri, come Petrarca. Vengono posti in relazione anche i critici della poetessa, in particolare con Croce. Ne escono un ritratto e una vicenda avvincenti e anche particolari inediti che la ricerca condotta da Gaetana Rossi ha fatto emergere, con una novità suffragata da documenti: l’assassinio della poetessa fu compiuto dai fratelli quando la madre era ancora viva e presente nel castello di Favale, che fu teatro di poesia e delitto, di oscurantismo ma anche di riscatto, tanto che la voce di Isabella giunge intatta fino a noi a reclamare la possibilità di un sogno e a rivendicare libertà di scelta.

Privi di “alcun segno di esercitazioni o bellurie letterarie”: è ciò che il filosofo Croce scriveva dei versi della Morra, “ma è ciò che possiamo anche dire – osserva nella postfazione Luca Nannipieri, Direttore del Centro studi umanistici dell’Abbazia di San Savino – dell’attenta ricerca filologica e bibliografica che la Rossi ci ha consegnato: oltre alla ricostruzione del contesto storico-sociale in cui si è trovata a vivere e drammaticamente a morire la Morra, significativi sono gli studi approntati sui diversi petrarchismi che legano la poetessa cinquecentesca agli altri poeti o poetesse del periodo, influenzati dal canone dominante che Pietro Bembo irrorò nella letteratura non solo italiana ma anche transalpina”. Ne risulta no studio che, continua Nannipieri, nel far luce su una rilevante figura letteraria lucana, intende – in controluce, mai espressamente, eppure chiaramente – affermare che “la storia (sia essa storia dell’arte, o degli uomini) si compone non tanto di capolavori avulsi da ogni contesto (come sempre più spesso vengono presentate le opere d’arte che divengono icone pop – dalla Gioconda al Sempre caro mi fu quest’ermo colle di Leopardi), ma appunto che la complessità della storia è derivata proprio dalla sua continua rivedibilità, dalla costante metamorfosi dei nomi che la compongono e dei suoi tragitti”. Questo dunque ha reso ancora più impellente, e in ciò necessario, “il lavoro puntuale della Rossi, che nel dare rilievo all’opera della Morra, intende riporla all’attenzione della critica contemporanea affinché la sappia inserire nel solco che si merita, che non è quello dell’oblio e della dimenticanza, ma quello dello studio attento, storicamente inquadrato, della letteratura europea cinquecentesca”.

Per la riproduzione dei testi di Isabella di Morra è stato utilizzato il lavoro di Maria Antonietta Grignani “Per Isabella di Morra”, pubblicato in “Rivista di letteratura italiana”, 1984. Tanto più utile e prezioso risulta essere “Stella avversa” di Gaetana Rossi, se si considera che la più recente monografia con riproduzione delle poesie di Isabella di Morra è l’edizione Sellerio 1983 – ormai introvabile in libreria – del breve saggio di Benedetto Croce “Isabella di Morra e Diego Sandoval de Castro” (uscito in prima edizione nel 1929)

Gaetana Rossi, docente di Lettere nelle scuole superiori e nell’Irre, vive e lavora a Firenze. Si è occupata di progetti relativi alla fiaba, al disagio giovanile, all’educazione degli adulti, impegnandosi anche come formatore presso le scuole di ogni ordine e grado. Ha anche curato corsi di formazione per insegnanti delle scuole carcerarie. Ha tra l’altro pubblicato e curato: Via Francigena: in Cammino per l’Europa (Ed. Cappelli, 2000); La pace come progetto di scuola,itinerari culturali e pratiche didattiche (2002);Discontinuità Storiche. Dal Medioevo al Novecento problemi di metodo e Questioni di didattica(Ed.Armando, 2004); Paesaggi della fiaba (Armando, 2006); Disagio e saperi artistici (Irre, 2006);Insegnare Italiano come lingua seconda in carcere e nei Ctp (Irre, 2007); L’immagine della società nella fiaba (Armando, 2008); La magia nella fiaba (Armando, 2010); Fiabe di tutti e di ciascuno (Nicomp, 2011).

Informazioni su ‘Stella Avversa’ e su come richiedere il libro anche su http://www.decomporredizioni.com/

 

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