L’Oscar Mondadori della raccolta di poesie È FATTO GIORNO a cura di Franco Vitelli reca in calce un’APPENDICE di poesie espunte dalla storica edizione pubblicata nel 1954 a cura di Carlo Levi della stessa raccolta.

     L’Appendice, formalmente, è articolata in tre Sezioni. Solo la prima è intitolata POESIE ESPUNTE, e le altre due sono intitolate, rispettivamente, QUADERNO A CANCELLI e ULTIME. In sostanza, si tratta sempre di poesie espunte dall’opera curata da Carlo Levi: la differenza è che le poesie della prima sezione, come tali espressamente nominate, sono espunte da varie Sezioni dell’opera leviana e quelle della seconda e terza Sezione sono comprese nelle suddette Sezioni QUADERNO A CANCELLI e ULTIME.

Le poesie espunte sono otto. Le elenco indicando tra parentesi, in corsivo, la Sezione dell’opera leviana che le contiene.

Così Papà mio nell’America (Neve)

La stella che ci insegue, compagno (Capostorno)

L’Agosto di Grassano (Il cielo a bocca aperta)

Andare a vedere una giovane (Il cielo a bocca aperta)

Al padre (La casa)

Due eroi (La casa)

Il Garibaldino novantenne (La casa)

Villa Meola (Amore e disamore)

     Nel volume vitelliano le date delle poesie Così papà mio nell’America; La stella che ci insegue, compagno; Andare a vedere una giovane; Villa Meola; Al padre e Villa Meola, nonché della maggior parte delle poesie comprese nella Sezione Quaderno a cancelli, recano varianti. Così pure il titolo della poesia La stella che ci insegue, compagno, privo, nell’opera leviana, dell’articolo «La». Sono interventi che, trattandosi di poesie espunte, non mi sembrano giustificati.

 

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