Con questo articolo esamino la terza e, quarta Sezione di E’ FATTO GIORNO, intitolate, rispettivamente NEVE e CANTO E, che nell’edizione Vitelli presentano varianti non rilevanti rispetto all’edizione Levi.

NEVE, nell’edizione Vitelli, contiene dodici poesie: 1. Per il camposanto 2. A una madre 3. La benedizione del padre 4. Neve 5. Mia sorella sposata 6. Natale 7. Mio padre 8. L’acqua piovana 9. Desiderio 10. Nel trigesimo di mio padre 11. Già si sentono le mele odorare 12. La luna piena.

     Varianti: A parte un paio di varianti di date, il proemio «Chi ebbe fuoco campò / Chi ebbe pane morì» (I nonni) – che manca nell’edizione Levi – introduce la sezione. Le poesie Nel trigesimo di mio padre e Già si sentono le mele odorare, nell’edizione Vitelli hanno versi che mancano nell’edizione Levi. Riporto appresso le due poesie con i versi aggiunti evidenziati in corsivo.

NEL TRIGESIMO DI MIO PADREMontagne di nuvole brune sui fuochi del tramonto.In quei viottoli neriuna serata di queste,

sedevano le famiglie dopo cena

ai gradini delle porte,

era un lento pensiero della vita,

contavano i defunti e i nati

dell’estate che correva.

E il contadino tardo che trascorse

per i monti sul mulo

con l’ultimo raccolto

passava salutando i suoi compari.

Una porta era deserta

del compare scomparso un mese fa.

(1942)

 

GIA’ SI SENTONO LE MELE ODORARE Già si sentono le mele odoraree puoi dormire i tuoi sonni tranquilli,non entra farfalla,la colomba della sera,

a prendere il giro attorno al lume.

Ma non ho mai sentito tante voci

insolite salirmi dalla strada

i giorni ultimi di ottobre,

la sorella mi cuciva le giubbe

ed io dovevo andarmene a studiare

nella città sconosciuta!

E mi sentivo l’anima di latte

alle dolci parole dei compagni

rimasti soli e pudichi alle porte.

 

Ora forse devo andarmene zitto

senza guardare indietro nessuno,

andrò a cercare un qualunque mestiere.

Qui uno straccio sventola sui fili

e le foglie mi vengono a cadere

dalle mele che odorano sul capo.

                                (Tricarico, ottobre 1947)

 

L’omologa sezione dell’edizione Levi contiene pure dodici poesie, con due varianti – oltre quelle sopra segnalate -: manca la poesia L’acqua piovana, una lirica che sembra esprimere il senso di una personale carenza della vita, ed è inserita la poesia Così papà mio nell’America.

L’acqua piovana

Salute, miei parenti morti,

l’acqua piovana vi lava la faccia.

Sarà scontata la rabbia del cielo,

e casa mia scollerà il suo velo

ora che gli stagni sono pieni

e i dirupi cesano di cantare.

 

Passere, passere scese ai gradini,

nella tempesta anche dio vi abbandona

e venite dagli uomini, che volete?

Dalla festa dei cieli ove ritornerete

dite se è statoo uno scherzo le case

fatte e rifatte e ancora da rifare,

i pastori ammutoliti nelle giacche,

le vigne scarmigliate e le greggi

menate nel fiume a pascolare?

 

Tornate ai vostri cieli passere,

il sole non si burla,

il sole non si burla,

ecco riappare,

è quello di sempre, ha gli occhi crudi

per questi poveri uomini ignudi.

 

     CANTO ha una sola poesia: I Padri della terra se ci sentono cantare, con dedica nell’edizione Vitelli Ai poeti, a me stesso, che manca nell’edizione Levi. Per il testo e il commento si rinvia all’edizione Levi

 

    

 

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