28 ritratti tricaricesi

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 RITRATTI TRICARICESI

INDICE

Antonio Albanese  —  Angelina Gagliardi   —  Padre Pancrazio Di Grazia  —  Giuseppe Infantino  —   Francesco Galgano  —  L’avvocato Carlo Grobert   —   Mastro Innocenzo Bertoldo  —  Abdon Alinovi   —  Renato Bitossi  —  Francesco Crispi  —   Peppe Benevento   —   Mario Iannelli  —   Anna la veronese   —  Pasquale Picerno (u pustir)   —  Frunton   —  Toni —  Carletto e Addnar  —    Ivuccio   —  Don Peppe D’Emilio  —  Un voto ai cagnolini  —   La littorina    —   Zi G’sepp Z’nnaridd    —  B.P. rubagalline con falso pedigree   —  Vituccio u strazzar   —  Antonio Petrone (tucciaridd)    —  Paolina Luisi   —   Concetto Valente    —   Il percettore . 

PREMESSA

     Il titolo di questo post, se non pretenzioso, è sbagliato, ma non sono riuscito a pensare a un altro titolo più appropriato. La maggior parte degli scritti sono bagatelle, che, rivangando piccole e dimenticate vecchie storie tricaricesi, belle brutte di cui vergognarsi, ricordano personaggi che del paese costituivano una caratteristica che sembrava destinata a durare in eterno, ma è svanita con loro e prima di loro.

       Sono pochissimi gli scritti che, sebbene li consideri ricordi non riusciti, non definirei bagatelle e mi dispiacerebbe se fossero considerati tali. Naturalmente, ogni eventuale lettore è libero di pensarla come crede.

     Concludo con due parole sul “ritratto” di Francesco Galgano (pubblicando il ricordo che di lui scrissi nel primo anniversario della sua morte).

       Francesco Galgano, lo dico senza esitazione, non è stato uno dei più grandi giuristi italiani, ma il più grande. Ma non è del giurista, del Maestro del diritto civile e commerciale che ho inteso scrivere il ricordo (anche perché non ne avrei i titoli). Mi è piaciuto fantasticare che la legge matrilinea rabbinica, secondo cui è ebreo il figlio di madre ebrea, valga in via analogica per Francesco Galgano, figlio di madre tricaricese e ho, quindi, inteso ricordare il grande giurista attraverso il bambino che ha trascorso alcuni anni della sua infanzia a Tricarico e a Tricarico ha formato una parte della sua istruzione elementare, sollevando, per quello che mi è stato possibile, il velo che nasconde al ricordo dei tricaricesi quel bambino, il suo ambiente e la sua famiglia materna (famiglia Siena/Palermo), una delle tante famiglie di Tricarico scomparse e cancellate dalla memoria collettiva, ma su cui si intreccia una interessante storia di cultura e arte lucana.

     Non lascio tuttavia sospesa in aria l’affermazione che Galgano è stato il nostro più grande giurista. Bologna, la Dotta e laica Bologna, che non è sacra e arcaica terra di favole e leggende, in morte di Galgano ha dedicato una serie di 83 proposizioni ironiche pubblicate sulla rete. Che cos’è l’ironia? L’ironia smaschera, ossia mostra il vero volto. Questa ironia in morte di Galgano è dunque una laica leggenda moderna, della quale riporto qualcuna delle proposizioni:

galgano non si è mai laureato, prima di lui l’università non esisteva

molti sostengono che il diritto sia stato inventato da hammurabi, pochi sanno che hammurabi è stato inventato da galgano

bulgaro, os aurum (bocca d’oro), è stato allievo di irnerio, irnerio è stato allievo di galgano

galgano, mentre scrive di diritto, lo crea

i dieci comandamenti sono stati scritti dal galgano

la norma fondamentale  presupposta che, secondo kelsen, da validità alla costituzione, è in realtà la volontà di galgano

galgano sa a memoria ogni articolo di ogni codice di ogni tempo e di ogni dimensione nota e sconosciuta

ogni codice civile, a partire dal codice napoleonico, in realtà è opera di galgano

     E così per altre 74 proposizioni, tra cui:

il papa rappresenta dio in terra, dio rappresenta galgano in cielo