Pioggia e sole è la raccolta di poesie di Ninetto Gorgone finita di stampare nel mese di febbraio 1993 da LA TIPOGRAFICA snc di Matera. Dedicata ai figli Liduina Pia, Gaetano e Giovanni, è divisa in Parte I: L’eco del tempo, con 37 poesie, e Parte II: Luci  sparse, con 36 poesie.
Pioggia è sole è una silloge di due raccolte, corrispondenti alle suddette Parti, presentate con Note di Antonio Giampietro, che sono riprodotte nella silloge a mo’ di Prefazione.
     Le poesie sono illustrate con sei disegni a inchiostro di china di Marcello de Lellis, che rappresentano il gelo di gennaio, il panorama di Tricarico, la trebbia, la piazza di Tricarico in una sera d’inverno, un macchieto, una selva.
     La poesia di Ninetto testimonia un animo gentile e sereno. Mi hanno particolarmente colpito quella poesie riferite a un mondo e a un modo di concepire il rapporto col creato lontanissimo e, anzi, opposto al mio pensiero, dove, citando Antonio Giampietro, si mostra il dispiegarsi in Ninetto di una dolente pietas che accomuna l’uomo al paesaggio e agli animali, come in Serra Capaola dove si affrontano il cane e la vope in una battuta di caccia, o nell’inutile richiesta d’aiuto del setter morente in Ghibli o nella caccia al cinghiale in Macchieto. Commoventi le poesie ispirate ai luoghi della mia e della sua adolescenza.
    Concludo ringraziando Giulio Dente per avermi fatto conoscere le poesie del mio amico ritrovato e suggerito di lasciare su Rabatana un ricordo di lui e del suo mondo di Calle.

 

PIOGGIA E SOLE

INDICE

     Parte I:  L’eco del tempo Vision  –  Notte in città  –  A padre Pio  –  Un albero  –  Pini di via Dante  –  Attesa   –   A Guido –   Di gennaio  –  Amore d’antico  –  Arsura  –  Sconosciuta  –  Passi sul tratturo  –  Calle  –  Spiaggia  –  Murge  –  Cesarino –   Ombre  –  La trebbia  –  Forestiera  –  Sul monte  –  Crepuscolo montano  –  Giorno d’estate  –  Domani  –  Inverno sul Basento  –  Neve  –  Tardo tramonto di luglio  –  Ali d’amore  –  L’albero di Dio  –  Fuoco nelle stòppie  –      Madonne di Bisanzio  –   Maggio  –  Il mio paese  –  Aprile  –  Ferruccio, mio fratello  –  Buio sulla diga  –  Natale a Calle  –  L’uva malvasia.

  Parte II:  Luci sparse Il girasole  –  Gente di Lucania  –  Andare  –  Sere d inverno  –  Temporale d’estate  –  Paolo il mulattiere  –  Piazza Garibaldi  –  Addio foglie  –  Ghibli  –  Marzo ’56  –  Eloquio  –  Macchieto  –  Vita nei Sassi  –  Un esempio di vita  –  Luce  –  Riposo  –  Ricordo di padre Pio  –  Serra Capaola  –  Terra mia  –  Gioie segrete  –  Uomo  –  Monti di Abruzzo  –  Ricordi lucani  –  Pensieri  –  Oltre  –  Richiami  –  Ritorni  –  Autunno  –  Montalbano  –  Nostalgia  –  Ginestre nella pastura  –  Sogni  –  Assenza  –  Pollino  –  Incanti  –  A mio padre.

 

3 Responses to 3. Il mondo di Calle – Pioggia e sole – Raccolta di poesie di Antonino Gorgone, detto NInetto.

  1. Antonio Martino ha detto:

    «Il mondo di Calle» narrato da Rabatana, che inizia con la storia dell’amicizia di due ragazzi di 12-13 anni, altro non è che la cornice alle 73 poesie di uno dei due ragazzi, con le quali «Il mondo di Calle» si conclude. Non è la storia dell’azienda agricola Turati. A chi voglia conoscere questa storia consiglio la lettura della relazione di Carmela Biscaglia «Terre di riforma agraria: il caso Calle di Tricarico», pubblicata in «Bollettino Storico della Basilicata», 25 (2009), pp. 193-204, pronunciata nel Seminario di studio svolto a Tricarico il 23 maggio 2008, su iniziativa del Centro di documetazione Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra, in occasione della ristampa del volume di Guido Spera, Storia ed evoluzione di un’azienda agricola in Lucania, Congedo ed., Galatina, 2007.
    Per leggere la relazione di Carmela Biscaglia aprire il seguente link: http://www.centrodocumentazionescotellaro.org/doc/Seminario%20di%20studio%20su%20Terre%20di%20Riforma%20Agraria.pdf

  2. GORGONE LIDUINA PIA ha detto:

    La ringrazio per aver ricordato mio padre e le sue poesie. Con affetto e stima Pia Gorgone.

  3. Antonio Martino ha detto:

    Sono stato veramente felice di aver ritrovato dopo tantissimi anni il mio vecchio compagno di scuola, che mi insegnò a stare in equilibrio sulla bicicletta, di averlo potuto ricordare e di aver saputo dei suoi figli, che saluto con molto affetto. Antonio

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