Rabatana ritrova Mario Trufelli con «Prova d’addio» (Poesie 1951-1991) a cura di Franco Vitelli[1], edita da «Libri Scheiwiller» di Milano nell’anno terminale del quarantennio evocato nel sottotitolo.

Rabatana – si era già confessata parlando (scrivendo) appunto di Trufelli e citando un pensiero di Ernesto De Martino, da lui riferito – è l’anima contadina e nostalgica tricaricese, che scava per portare alla luce radici. «Coloro che non hanno radici – dice il citato pensiero -, che sono cosmopoliti, si avviano alla morte della passione e dell’umano: per non essere provinciali occorre possedere un villaggio vivente nella memoria, a cui l’immagine e il cuore tornano sempre di nuovo, e che l’opera di scienza o di poesia riplasma in voce universale”.

Alle proprie radici Rabatana, con Mario, è tornata proponendo «L’ombra di Barone» e «Quando i galli si davano voce»; e solo due poesie: «La pazza di via Gelso» (col racconto della vita di questa infelice creatura della stessa strada dove abitavo, reso in morte, con evidente ispirazione di «Spoon Rever Anthology») e «Lucania».

Propone ora il ritorno a Mario Trufelli con le 181 poesie di «Prova d’addio», organizzazione di un quarantennio di attività poetica, sistemata salvaguardando precedenti raccolte: «Paese giorno e notte» e «Visita guidata».

Tra le due raccolte si registra un vuoto di quattro anni e sei anni separano la seconda raccolta dalla stampa di «Prova d’addio». Si impose, quindi, l’esigenza di un ampio recupero di poesie disperse, edite e non edite, che coprono l’intero quarantennio. Ordinate cronologicamente, esse costituiscono la terza parte del libro: che ripercorre in parallelo le due precedenti raccolte (Vitelli).

   La realtà della struttura definitiva discende da antecedenti, che si ripetono. Visita guidata, quindi, risulta strutturata in sei momenti, come nella originaria proposta): «I figli del desiderio» (24 poesie); «Gli indugi» (17); «Triangolo d’acqua» (4); «L’assedio del silenzio» (6); «Il fiume e oltre» (11); «Archeologia controluce» (8). «Paese giorno e notte», la prima sezione, contiene 41 poesie.

      La terza sezione, Poesie disperse edite e inedite, contiene 74 poesie: introdotte da una “letterina” autografa di Mario Luzi (Castello di Firenze, 20ottobre 1914 – Firenze, 28 febbraio 2005: poeta e scrittore. In occasione del suo novantesimo compleanno fu nominato senatore a vita), scritta con caratteri così minuti tal che le sei righe che la compongono paiono linee rette..

      I Suggerimenti al lettore di Vitelli sono preceduti dal «Saluto» di Leonardo Sinisgalli, in minuta autografa, tormentata da pro-memoria, cancellature e correzioni: prova di saluto … di amicizia: e sono seguiti da lettere autografe di Carlo Betocchi, (editore Vallecchi), Giorgio Caproni[2], Aldo Palazzeschi[3], Libero de Libero[4].

Dalla conclusione del primo quarantennio dell’attività poetica di Mario Trufelli sono passati 25 anni. Tanti. Mario mi ha assicurato che sta per uscire una nuova raccolta. Abbiamo la stessa non verde età e Rabatana augura a lui e a me il tempo di portare alla luce verdi radici.

Prossimo file: Ritorno a Mario – Paese giorno e notte (Premessa)

 

[1] Della curatela di Franco VITELLI segnalo i  Suggerimenti per il lettore,  pp. IX-XV. Il nome del suggeritore, qua e la, sarà citato tra parentesi.

[2] Giorgio Caproni, Livorno, 7 gennaio 1912 – Roma 22 gennaio 1990: poeta, critico letterario e traduttore

[3] Aldo Palazzeschi, pseudonimo, assunto dal cognome della nonna materna,  di Aldo Pietro Vincenzo Giurlani – Firenze , 2 febbraio 1885 – Roma, 17 agosto 1974: scrittore e poeta, uno dei padri delle avanguardie

[4] Libero de Libero, Fondi, 10 settembre 1903 – Roma, 4 luglio 1981: poeta, critico d’arte e narratore

[1] Della curatela di Franco VITELLI segnalo i  Suggerimenti per il lettore,  pp. IX-XV che Rabatana avrà bisogno, qua e la, di citare, mettendo tra parentesi il nome del suggeritore.

 

2 Responses to Mario Trufelli ritrovato – Prova d’addio (Premessa)

  1. Gilberto Marselli ha detto:

    Grazie ad Antonio Martino, la Rabatana -che è espressione tipica dell’anima tricaricese- continua a regalarci sensazioni, notizie e sollecitazioni che concorrono a non farci sentire il peso degli anni; ma, piuttosto, il calore della vera amicizia………Grazieeeeeeeeeee………

  2. Antonio Martino ha detto:

    Mi commuovi, Gilberto! Hai un cuore grandissssiiiiimo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.