In democrazia il popolo è sempre sovrano [FALSO]
Descrizione
Oggi si discute molto della crisi della democrazia. Se ne parla come fosse un fenomeno nuovo, esploso nel primo decennio del terzo millennio, che sta mettendo a rischio la sovranità popolare. Ma non c’è nulla di nuovo. Spesso, nelle democrazie storicamente realizzate, il popolo non è stato realmente sovrano. Per tutto l’Ottocento e per metà del Novecento, infatti, la maggior parte degli Stati fondati sulla sovranità popolare ha escluso gran parte del popolo, uomini e donne, dalla scelta dei governanti. Inoltre, in vari momenti dell’epoca contemporanea, il consenso del popolo è stato usato dai governanti per espropriare il popolo stesso della sua sovranità. Infine, nessuno dei fattori dell’attuale crisi della democrazia – la tendenza oligarchica dei governanti e dei partiti, la corruzione della classe politica, la demagogia dei capi, l’apatia degli elettori, la manipolazione dell’opinione pubblica, la degradazione della cultura politica a slogan ed esibizione teatrale – è un fenomeno nuovo. Sono invece tutti fatti che appartengono alla storia delle democrazie contemporanee e che appaiono congeniti alle democrazie stesse. Emilio Gentile mostra in questo libro i meccanismi attraverso i quali, nel mondo attuale come nel passato, il “governo del popolo, dal popolo, per il popolo” tende a trasformarsi in una democrazia recitativa dove i governanti scelti dagli elettori sono un’oligarchia mascherata con la demagogia. La sovranità del popolo diventa così uno degli idòla del ventunesimo secolo.
3 Responses to In democrazia il popolo è sempre sovrano [FALSO]
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No il popolo DEVE essere sovrano, alla peggio sarà responsabile dei propri errori, non per nulla chi non vuole i popoli sovrani appartiene anche a chi non pratica il concetto di responsabilità.
Purtroppo non si può che condividere il pensiero di Gentile. Nelle società contemporanee è sempre più frequente che la sovranità appartenga ai mezzi di comunicazione di massa, ai manipolatori delle coscienze popolari, ai presunti “capi-popoli” meglio conosciuti come “capi-bastone”. Resta, per fortuna, ancora immune (ma non si sa per quanto ed a che prezzo) una minoranza di “pensanti”, che strenuamente tende a difendere la propria autonomia e libertà. Non vi saranno mai pene adeguate per punire quanti hanno resa impossibile la sovranità popolare, riducendo l’elettorato sempre più ad un pantano melmoso che si adegua ai voleri di altri: voleri non sempre corretti ed adeguati a risolvere i problemi della società e tali da prepararla alle continue sfide del futuro.
Se la costituzione dice che il popolo è sovrano non può vietargli
di decidere se stare o non stare in europa con un referendum altrimenti
andrebbe contro il suddetto principio della costituzione stessa