Tra sera e mattina giungono notizie che non lasciano indifferente Rabatana: la morte di Giovanni Sartori, la presentazioneieri 4 Aprile,  a Potenza, del libro edito da Laterza “Emilio Colombo, l’ultimo dei costituenti” e il convegno che si terrà oggi, 5 aprile, a Milano, all’Università Cattolica, a partire dalle 9, dedicato a Raffaele Crovi.

Rabatana ha ricordato ieri sera, a tarda ora, Giovanniì Sartori. Ora, di ben mattino. Ricorda Raffaele Crovi. Quando mi sarò procurato il libro su Colombo ultimo costituente, e l’avrò letto, Rabatana ne parlerà.

Il convegno che avrà inizio tra tre ore circa a Milano, dedicato a Raffaele Crovi, è intitolato  «Il mestiere di fare libri. Raffaele Crovi intellettuale e scrittore». Dopo i saluti di Angelo Bianchi e Giuseppe Langella, ne parleranno Giuseppe Lupo, Ermanno Paccagnini, Pierluigi Castagnetti, Raffaele Nigro, Cesare De Michelis, Alessandro Zaccuri, Velania La Mendola, Alberto Bertoni, Ferruccio Parazzoli. Ma ciò che interessa sottolineare, per il rilievo che ha per un blog tricaricese come Rabatana, è che la notizia del convegno richiama il ricordo di ANGELINA GAGLIARDI LA GALA, che nella narrazione di Raffaele Crovi ha un posto non secondario.

Su Rabatana pubblicai con ritardo un ricordo di Angelina, perché la sua scomparsa mi aveva bloccato. Lo ripubblico nel ricordo perenne che Titina e io conserviamo di lei e speriamo non sia sbiadito nel nostro paese: non sarebbe giusto né accettabile la perdita della memoria del proprio passato.

     « Angelina è stata sorella del cuore di Titina mia moglie e amica mia carissima, l’amica di una vita, l’amica unica di una vita. Angelina ci ha lasciati da un tempo che ci pare infinito, di cui non si contano gli anni e i mesi, divenuti inutili nella sua assenza.  Quante volte mi sono bloccato di fronte a una pagina bianca: la pagina bianca del computer o di un foglio di carta. L’emozione mi bloccava e non riuscivo a premere un tasto per imprimere un segno, primo passo di un ricordo che non ho mai scritto, a calare la biro o la matita su un foglio di carta. La matita è stata il mio strumento di scrittura preferito: impugnando la matita i pensieri si liberavano, le parole fluivano e persino la costruzione sintattica migliorava. Ma il fluire impetuoso dei ricordi e dei sentimenti bloccava la prima parola con cui dare inizio allo scritto in ricordo di Angelina.

«Oggi ho letto uno testo di Raffaele Crovi e vi ho letto parole che sono il ricordo di Angelina da consegnare a questo blog. Crovi cominciò  a tessere le trame dei suoi libri con i nomi e le esperienze vissute insieme agli amici, è stato un narratore di persone, uno scrittore capace di una narrazione zeppa di tutto ciò che la cultura può offrire. Ed è significativo che nella sua narrazione, che si dipana in numerosi libri,  compaia il nome di Angelina Gagliardi.

«Il nome di Angelina l’ho riletto (e già l’avevo letto in qualche libro) sul suddetto inedito, scritto nell’autunno del 2005 in occasione del conferimento del «Premio Aliano» per la letteratura, attribuito al libro di Crovi Diario del Sud (Manni editore), pubblicato sul fascicolo «Appennino» del Consiglio regionale della Basilicata (Numero 1, Anno I, Giugno 2015).

«Scrive Crovi, uomo del Nord, nato a Reggio Emilia e formatosi a Milano, che il suo viaggio verso la Lucania era cominciato molto tempo prima, nei primi anni di università a Milano. Aveva letto tre opere di antropologia di Ernesto De Martino (Il mondo magico del 1948, Morte e pianto rituale del 1958, Sud e magia del 1959) con la crescente convinzione che la cultura dovesse nutrirsi di cultura popolare. Contemporaneamente, aggiunge, guidato da un’amica lucana, Angelina Gagliardi, aveva scoperto la letteratura di Carlo Levi (Cristo si è fermato a Eboli del 1945, Le parole sono pietre del 1955 e Il futuro ha un cuore antico del 1956) e quella di Rocco Scotellaro (le poesie di È fatto giorno del 1954, Contadini del Sud del 1954 e L’uva puttanella del 1955) e aveva cominciato a costruirsi una personale geografia storico-sociale e culturale-linguistica della Basilicata, in cui sono poi inserite le opere di Isabella Morra (con la sua Valsinni), di Sinisgalli (con Montemurro), di Albino Pierro (con Tursi), del foto antropologo Franco Pinna e dei romanzieri Raffaele Nigro e Giuseppe Lupo.

«Nella formazione dell’uomo di cultura e dello scrittore coltivata nei primi anni di università a Milano è dunque presente e guida Angelina, affascinante tessitrice di solidi rapporti umani e culturali, costruiti su una impareggiabile arte di affabulazione  e capacità di diffondere idee e far sbocciare interessi. »

 

2 Responses to Un convegno a Milano su Raffaele Crovi richiama il ricordo di Angelina Gagliardi

  1. Antonio Martino ha detto:

    Scambio di messaggi tra me e Pierluigi Castagnetti, ultimo segretario nazionale del PPI, di Reggio Emilia come Raffaele Crovi

    Il giorno 05 apr 2017, alle ore 06:31, Antonio Martino ha scritto:
    Carissimo Pier Luigi,
    Nell’allegato è il mio modo di partecipare al convegno su Raffaele Crovi, che sta per aprirsi a Milano, ricordando una nostra carissima e indimenticabile amica, amica anche di Crovi. Forse ti mandai già questo ricordo, ma ora si rinnova.

    Buon convegno. Un caro abbraccio
    Antonio

    From: Pierluigi Castagnetti
    Sent: Wednesday, April 5, 2017 7:58 AM
    To: Antonio Martino
    Subject: Re: convegno su Raffaele Crovi

    Grazie. non sapevo. Molto interessante. Ne parlerò senz’altro.
    Ma la Gagliardi era alla Cattolica al tempo di Crovi, quindi nel suo gruppo di amici?

    Inviato da iPhone

    Si. Fondò e diresse il giornale dei giovani della Cattolica, che ebbe Capanna come ultimo direttore. Grazie se ricorderai l’amicizia tra Angelina e Crovi anche a nome di Cristina. Un abbraccio
    Antonio

  2. Antonio Martino ha detto:

    A conclusione del convegno su Raffaele Crovi mi ha telefonato Pierluigi Castagnetti per riferirmi che il ricordo della guida di Angelina Gagliardi alla scoperta da parte di Crovi della letteratura sulla Lucania è stato molto bello e ha colpito i partecipanti, anche per la presenza di due scrittori di origine lucana: Giuseppe Lupo di Atella e Raffaele Nigro di Melfi.

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