Il mio carissimo amico Fiorenzo Baratelli, direttore dell’Istituto Gramsci di Ferrara e già coltissimo funzionario del partito comunista (ha interesse dare qui tali qualifiche) è un lettore famelico col “vizio pedagogico” di consigliare o quanto meno di socializzare il piacere provato nella lettura di un libro che lo coinvolge come individuo intero (emozione e ragione, privato e pubblico). Questa volta il libro è: Giana Petronio Andreatta, «E’ tutta luce» (Bompiani), recensito anche dall’odierno supplemento domenicale del Sole 24 Ore, sotto la luce molto particolare del grande amore tra Giana e Nino e del pittoresco disordine di Nino, che si può leggere aprendo il relativo link in calce a questo post.

La presentazione di Fiorenzo, data con un post di FB, a cui do la preferenza, è invece a tutto tondo.

« L’autrice è una psicanalista importante ed è stata la moglie di Nino Andreatta (economista, docente universitario, esponente eccellente della DC, Ministro della Repubblica)… È il racconto appassionato e commovente di un grande amore, di una coppia eccezionale e di una mirabile figura di uomo politico. È scritto in una prosa straordinaria…e una narrazione densa, precisa accesa da lampi di ironia e dettagli illuminanti…è una storia a tutto tondo che comprende il “privato” (descrizione dei fatti minuti, quotidiani , normali) e un “pubblico”, in cui si dipanano gli impegni universitari, gli incarichi governativi, gli altri e necessari confronti interni al Partito ed esterni con gli avversari…Tutto è bellissimo, denso e appassionato come è la vera vita di una personalità forte e di una famiglia unita… fino a… fino alla frattura, a quella “crepa di senso che trasforma tutto il mondo in un abisso”:  l’arresto cardiaco, anni di silenzio e di attesa, la fine. Questo libro è la storia di un grande amore, è una storia di molte persone, ma è anche un frammento di storia sociale e politica della nostra migliore storia repubblicana… lo leggano “gli smemorati”, o i “qualunquisti” che gettano fango sulla cosiddetta  “Prima Repubblica”… scopriranno una qualità alta di una parte di quella classe dirigente che ha servito il paese con competenza e onestà… e al clamore di uno stucchevole presenzialismo ha preferito la discrezione e l’operosità… C’è da ringraziare Giana per questo dono e per avuto condividere con tutti qualcosa di prezioso che è quasi invisibile, che lei ha sintetizzato così: “è passata tra noi la morte; un taglio breve, esatto senza sbafature… ma c’è tanto che ancora dura” .

Attualmente sto leggendo (sono alla metà) un interessante libro di Luca Ricolfi «Sinistra e popolo – Il conflitto politico nell’era dei populismi», edito Longanesi, che impegna in una lettura lenta e riflessiva. Prima di tornare finalmente a Tricarico, dove sono sicuro che saranno ritornate le lucciole, penso che riuscirò a leggere il libro consigliato dall’amico Fiorenzo. Intanto lo consiglio.

 

ANDREATTAPer leggere l’articolo del Domenicale del Sole 24 Ore del 21 maggio 2017: aprire il seguente link: vita con Beniamino Andreatta

One Response to Giana Petronio Andreatta_”E’ stata tutta luce”

  1. Mery Carol ha detto:

    Toccato un nervo scoperto. Dolente, molto dolente! Grazie, Antonio, per la condivisione.

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