Volete che io metta Fulmiodd con Antonella Clerici? Fulmiodd gli gñümmeridd li arrostiva nel corso alla fornacetta: spandevano un intenso soave aroma, che la memoria non ha ancora cancellato e coltiva con malinconico rimpianto. Fulmiodd ungeva le frattaglie di grasso, le avvolgeva con la zeppa,  le condiva con aglio e alloro, le legava con gli intestini e li arrostiva sulla brace accesa, all’aperto.

Tutta la vita Fulmiodd ha arrostito gñümmeridd. Quando mi sposai e abitai a casa di mia moglie (ahimé circa un anno appena, l’Emilia-Romagna ci aspettava!), con la stanza per mangiare affacciata sulla fornacetta di Fulmiodd, la cena si impregnava del fumo degli gñümmeridd, che leggero saliva, entrava nelle narici e avvolgeva il cibo,poi scendevo a comperare gli gñümmeridd, rimpianto dessert. Quando tornavamo a Tricarico, io e mia moglie con gli gñümmeridd facevamo la nostra cena preferita. Ci rifiutavamo di mangiare gli gñümmeridd di mia madre. Lei puliva e disinfettava frattaglie e intestini con cura maniacale, i suoi gñümmeridd non avevano sapore e profumo. Scandallizzandola, preferivamo gli gñümmeridd di Fulmiodd. “Vuol dire che sono meglio conditi” rispondevamo alle sue scandalizzate obiezioni. Mia madre reagiva spiegandoci qual era il condimento a cui alludeva, e noi obiettavamo che evidentemente quel condimento ci voleva. Venne una volta a Matera un medico provinciale terribile, nemico del buon mangiare: vietò la vendita di gñümmeridd e formaggio coi vermi, rese triste la Lucania.Dopo qualche anno ci ritrovammo a Bologna, diventammo amici. “Sapessi quanto è stato difficile diventarti amico! Tu non capisci gli gñümmeridd e il formaggio con i vermi. Tu non capisci la vita!”. Non capiva neanche le rane. Lo invitai a pranzo e lo portai in un ristorante dove cucinavano rane fritte o in umido. Mangiò pane e prosciutto.

 

4 Responses to Fulmiodd vs Antonella Clerici

  1. domenico langerano ha detto:

    Come al solito sei esagerato nel rimpianto per ciò che hai amato … perché lo continui ad amare.
    Mimmo

    • Antonio Martino ha detto:

      Ma gli gñümmeridd di Fulmiodd li hai mai mangiati, il fumo che saliva dalla sua fornacetta ti ha mai accarezzato le narici?

      Ciao. Un abbraccio, Antonio

  2. Cesare Monaco ha detto:

    Carissimo Tonino,nel cancellare le miriadi di mail che infestano la mia posta, mi sono imbattuto in questo tuo ricordo degli gñümmeridd di Fulmiodd che hanno stimolato e riacceso ricordi sopiti. In vita mia non ho mai mangiato gli gñümmeridd, per una certa repulsione per ogni genere di frattaglie ed intingoli,ma quel profumo che descrivi lo ricordo molto bene, era stimolante ed accattivante come una tentazione alla quale stupidamente resistevo non sapendo cosa perdevo. Stesso discorso per il pecorino con i vermi, che invece ha vinto la mia resistenza solo in età matura quando è divenuto ormai introvabile. In Puglia ne fanno grande consumo degli gñümmeridd, smerciati dalle macellerie che hanno i fornelli accesi in serate prestabilite, ma francamente non ho mai percepito lo stesso profumo inebriante di quelli di Fulmiodd, certamente frutto dei condimenti naturali di cui dicevi. Ciao Cesare

    • Antonio Martino ha detto:

      Caro Cesare, Ti leggo fortunosamente, perché il mio computer ha subito un collasso che ha comportato la cancellazione di tutti i files, compresi i files di programma. Per vedere se ci fossero nuovi commenti su Rabatana mi sono servito del computer di Titina. Ho trovato il tuo. Ti ringrazio. Se il formaggio coi vermi è oramai introvabile, tu che vivi in Puglia, puoi trovare lo stesso sapore e profumo nella ricotta schcant o ruschcant.
      Si sta lavorando alla risurrezione del computer, occorre aspettare qualche giorno ancora. Aspetto con ansia. Ciao Tonino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.