PAESE MIO

Mi vogliono fuori scacciato
gli uomini che solo loro parlano
attorno al monumento due faccie.
Ognuno di noi vuole essere il padrone
della nostra città medioevale
ed è geloso a morte dell’uguale.
Io me n’andrò, sono un cane di nessuno
senza sua porta da guardare
nelle notti di luna.
Per questi vicoli insonni
nell’alba le donne
andranno a infornare
e passerà la guardia urbana
col libretto in mano
delle contravvenzioni.
Chi mi curerà lontano
la crudele scalmana?

(Rocco Scotellaro, 1948)

 

9 Responses to Mi vogliono fuori scacciato

  1. Rachele ha detto:

    So che per lei è un giorno di tristezza,che sarebbe opportuno il silenzio dopo questi versi che dicono tutto, ma è grazie a lei che Rocco Scotellaro è vivo,e desidero che le arrivi il mio abbraccio.

  2. domenico langerano ha detto:

    Grande Antonio,
    la tua amara ironia e memoria sono eccezionali
    … AVANTI TUTTA in questo momento procelloso!

  3. enza spano ha detto:

    mai come adesso questa poesia è attuale e rispecchia la realtà. Rocco è nei nostri cuori e da lì nessuno potrà mai cacciarlo.
    grazie Antonio

  4. cesare monaco ha detto:

    Carissimo Tonino,ti sono vicino in questi momenti di tristezza, acuiti dai dissonanti echi tricaricesi!!! Hai donato alla cittadinanza Tricaricese e non solo, una testimonianza preziosissima e commovente con la cronaca funerea di Rocco Scotellaro, che spero possa indurre alla riappacificazione degli animi in onore alla memoria del grande Poeta. Un abbraccio affettuoso Cesare

  5. Angelo Colangelo ha detto:

    Ciao, Antonio.
    La poesia “Paese mio” di Scotellaro è stata proposta da te molto opportunamente. La tua scelta è valida per molte ragioni, che non mi pare il caso neppure di spiegare, essendo esse facilmente intuibili.
    Insomma, ogni commento mi sembra del tutto superfluo. Mi permetterei, a mo’ di commento, un solo arbitrio: cambiare la data di conposizione da 1948 a 2018 e metterla in bella evidenza. Scusami l’insensatezza della mia postilla. Sono certo che ne comprenderai il motivo di fondo.
    Un abbraccio,
    Angelo

  6. Antonio ha detto:

    Caro Angelo, Comprendo il motivo di fondo della tua postilla. Quando pubblicai questa poesia pensai a qualcosa del genere, ma poi scartai l’idea. Ritenevo che bisognasse spiegare perché volevano scacciare Rocco nel 1948 (lo so, ma il tempo ha aperto molte gravi lacune) e perché vogliono scacciarlo nel 2018. La differenza è tale da sconsigliare la confusione tra le due date. Sarà cosa ardua, ma mi sforzerò di colmare le lacune.

  7. Antonio Carbone (Tonino ,figlio di Giovanni e Giuditta) ha detto:

    Caro Antonio,
    Mi inchino alla tua fonte inesauribile, preziosa,raffinata della tua memoria che dona , a noi tricaricesi ,lontani o “scacciati” il sensore ,l’orgoglio delle nostre radici che spesso non conosciamo a sufficienza.Soprattutto in questi tempi rozzi, grevi, ignoranti che ,come una cappa di piombo ,gravano sul nostro amato Paese.grazie ed a te un lunghissimo “tempo dell’attesa “

  8. Antonio ha detto:

    Grazie, Tonino. Con molto piacere ti leggo per la seconda volta. Con Titina ti auguriamo un felice e sereno nuovo anno, Tonino

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