IMMIGRAZIONE 1

 

Intendo condividere alcune mie letture annunciate dalla due copertine riguardanti l’immigrazione per conoscerla bene, e liberarsi dagli schematismi ideologici e sfuggire le insidie della propaganda sovranista.
Comincio con le 51 paginette di un libretto tascabile (autore Stefano Allievi, edito da Laterza, 1a ed. ottobre 2018) dove sono lucidamente spiegate 5 cose che tutti dovremmo sapere e una da fare.
Stefano Allievi è professore di Sociologia e direttore del Masters in Religions, Politics and Cittizenship presso l’Università di Padova. Si occupa di migrazioni in Europa e analisi del cambiamento culturale e del pluralismo religioso, temi sui quali ha condotto ricerche in Italia e all’estero. Per Laterza aveva già pubblicato Tutto quello che non ci hanno mai detto sull’immigrazione (con Gianpiero Dalla Zuanna, Professore ordinario di Demografia presso il Dipartimento di scienze statistiche dell’Università degli Studi di Padova, 2016), e Immigrazione. Cambiare tutto (2018).), pieno di dati, di ragionamenti dettagliati, di proposte di cambiamento delle politiche sull’immigrazione. Da questo libro, successivamente, fu ricavato una specie di spettacolo, portato in giro in molti festival, teatri, scuole, corsi di formazione.
Il più delle volte questa specie di spettacolo si chiudeva con una discussione, che aiutava tutti a cogliere punti di vista diversi e faceva capire all’autore quanto sia alta la richiesta di saperne di più, senza stancarsi di cercare un pensiero e una via praticabile, lontano dagli schematismi ideologici.
Nel frattempo, il dibattito anche politico sulla questione è diventato sempre più acceso, a livello nazionale ed europeo.
Stefano Allievi ha quindi cercato di condensare in breve, nelle suddette 51 paginette, le risposte che dalle sue riflessioni, dai suoi incontri e dal dibattito che continua ad agitare il paese e l’Europa, stanno emergendo. Il risultato sono le oramai famose 51 paginette. Chi volesse approfondire di più potrebbe leggere i precedenti due libri, specialmente Tutto quello che non vi hanno mai detto sull’immigrazione. L’ultimo libro, tuttavia non è un riassunto dei due libri precedenti, ma una riscrittura e un ripensamento. Con molte intuizioni che sono emerse solo in tempi più recenti: non va, quindi, a sostituire, e nemmeno a sintetizzare, i due precedenti libri, ma li completa logicamente e praticamente.
Il libro dove Allievi spiega le cinque cose da sapere e la cosa da fare sull’immigrazione, che si possono leggere in copertina, costa 3 euro, poco più del prezzo di un quotidiano, alla portata di tutte le tasche.

IMMIGRAZIONE 2

 

La Casa editrice La nave di Teseo, n in questo mese di marzo 2019, che oggi scade, ha raccolto nel secondo libro “Migrazioni e intolleranza” del semiologo e narratore Umberto Eco (deceduto tre anni fa) quattro brevi saggi, due dei quali inediti. La raccolta ci aiuterà a sfatare alcune false convinzioni in circolo. Parlando di razzismo esplicito e subdolo, d’identità europea e facendo un confronto con culture diverse dalla nostra, Eco produce una lungimirante e visionaria interpretazione del fenomeno migratorio e del mondo nel quale viviamo. Dopo Il fascismo eterno, Migrazioni e intolleranza è un’altra lucida disamina di Umberto Eco che ci aiuta ad andare un po’ più a fondo su una delle questioni chiave del nostro tempo; ci aiuta a comprendere che eliminare il razzismo non vuol dire mostrare e convincersi che gli Altri non sono diversi da noi, ma comprendere e accettare la loro diversità.
C’è differenza tra la parola “migrazione” e la parola “immigrazione”. Con immigrazione si indica il trasferimento di un gruppo – più o meno consistente – di persone da un Paese a un altro, del quale accoglieranno e assorbiranno in buona parte costumi e stile di vita. Un governo può avere politiche più o meno liberali nei confronti dell’immigrazione, per favorirla o limitarla. Ma le migrazioni sono un’altra cosa: che siano violente o pacifiche, esistono dall’alba dei tempi e sono incontrollabili dalla politica. Funzionano infatti come fenomeni naturali. Da sempre i popoli si sono spostati da un lembo all’altro del pianeta, fondando nuove civiltà, contaminando lingue e culture, riadattando abitudini e reinventando costumi. La conseguenza naturale delle migrazioni è il meticciato culturale.

 

5 Responses to IMMIGRAZIONE. Due libri per saperne di più e bene, liberi dagli schematismi ideologici

  1. Antonio ha detto:

    Su Il Sole 24 Ore di oggi, 31 marzo 2019, è pubblicato un articolo siglato Ca. Mar. intitolato «Il Papa: Migranti, una ferita che grida al cielo». Questo è il testo dell’articolo:
    «Nessuno può essere indifferente al vostro dolore», ha detto Francesco
    Le migrazioni rappresentano «un fenomeno che non troverà mai una soluzione nella costruzione di barriere, nella diffusione della paura dell’altro o nella negazione di assistenza a quanti aspirano a un legittimo miglioramento per sé stessi e per le loro famiglie».
    Papa Francesco parla a Rabat nel primo discorso del viaggio di due giorni in Marocco, una tappa importante nel suo itinerario nel mondo musulmano. Davanti al re Mohammed VI il Papa ha detto: «Sappiamo anche che il consolidamento di una vera pace passa attraverso la ricerca della giustizia sociale, indispensabile per correggere gli squilibri economici e i disordini politici che sono sempre stati fattori principali di tensione e di minaccia per l’intera umanità».
    Sul tema dell’accoglienza va letto anche il messaggio al presidente della Repubblica diffuso come da prassi al momento del decollo da Fiumicino: «Mi è caro rivolgere a Lei signor Presidente e alla Nazione italiana il mio cordiale saluto che accompagno con fervidi auspici affinché l’Italia possa tenere sempre alta la tensione verso i valori etici e spirituali della persona e della convivenza sociale, ricercando, con sforzo concorde, soluzioni ispirate alla solidarietà».
    Poi un passaggio dedicato al tema del fondamentalismo: «Sono lieto di poter visitare l’Istituto Mohammed VI per imam, predicatori e predicatrici, voluto da Vostra Maestà, allo scopo di fornire una formazione adeguata e sana contro tutte le forme di estremismo, che portano spesso alla violenza e al terrorismo e che, in ogni caso, costituiscono un’offesa alla religione e a Dio stesso». E ancora: «È indispensabile opporre al fanatismo e al fondamentalismo la solidarietà di tutti i credenti, avendo come riferimenti inestimabili del nostro agire i valori che ci sono comuni». Nell’incontro con i migranti alla Caritas di Rabat, Francesco ha detto che il fatto che milioni di persone siano costrette a migrare «è una ferita grande e grave, che grida al cielo. Ancor più quando si riscontra che sono molti milioni i rifugiati e gli altri migranti forzati che chiedono la protezione internazionale, senza contare le vittime della tratta e delle nuove forme di schiavitù in mano ad organizzazioni criminali. Nessuno – ha detto il Pontefice – può essere indifferente davanti a questo dolore».

  2. Angelo Colangelo ha detto:

    Ciao, Antonio.
    Le tue segnalazioni, come sempre, offrono utili spunti di riflessioni. Anche se temo che nella Lucania-
    Basilicata, sopratutto nei nostri paesi dell’entroterra, più che il tema dell’immigrazione e dell’integrazione sia di urgente attualità il tema dell’emigrazione. Questa ha assunto, infatti, livelli talmente precoccupanti da far paventare un autentico disastro demografico. Purtroppo.
    Un caro saluto e buona settimana,
    Angelo

    • Antonio ha detto:

      Caro Angelo, Grazie, come sempre, della lettura. Non avevo consapevolezza del grave problema che segnali, preoccupato che possa far paventare un autentico disastro demografico. Mi hanno indotto a segnalare i due libri il 23 per cento dei votanti tricaricesi per la Lega. Che co…ni i miei paesani!
      Comincia il caldo. Buona settimana, Antonio

  3. gilbertomarselli ha detto:

    Hai fatto un’opera importantissima, specie in questi tempi di buia ignoranza, specialmente di fronte a problemi così seri. Grazie, Tonino

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