#Il colibrì
Breviario
Gianfranco Ravasi
(Il Sole 24 ore, Domenica 5 gennaio 2020, p. 17)

Scoppia un incendio nella foresta. Tutti gli animali fuggono terrorizzati. Il leone vede un colibrì che vola in direzione opposta: «Dove vai? C’è un incendio!». Il colibrì: «Vado al lago a raccogliere acqua nel becco da gettare sul fuoco». Il leone: «Ma è assurdo: non lo spegnerai con quattro gocce!». Il colibrì: «Io faccio la mia parte!». In una raccolta di aforismi e racconti sapienziali trovo questa parabola rubricata semplicemente come “favola africana”. È il frutto della saggezza secolare dell’umanità che offre piccoli nutrimenti spirituali destinati ad alimentare la vita dell’anima. E, come accade spesso nelle fiabe, sono gli animali ad ammaestrare gli uomini e le donne. È ciò che fa il minuscolo colibrì, l’uccello mosca dell’America tropicale, dai colori iridescenti. La sua è una lezione importante: ciascuno nel mondo e nella storia ha la sua parte da compiere. Se si rifiuta, rimane un vuoto che nessun altro colma, un po’ come accade in un mosaico ove una tessera caduta rende imperfetto il disegno globale. Se per egoismo o quieto vivere o inerzia si rifiuta il proprio impegno, il vuoto s’allarga, il baratro si sprofonda ulteriormente. Anche le acque inquinate della storia umana potrebbero purificarsi se tutti aggiungessero invece acqua pulita, diceva madre Teresa di Calcutta.

 

One Response to Il Colibri (Gianfranco Ravasi)

  1. Rachele ha detto:

    Prendiamolo tutti come monito per il nuovo anno!

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