L’ultimo Umanista
Stigliano, nello scorso mese di settembre, ha interpretato provvisoriamente, per due giorni, il ruolo di Capitale Europea della Cultura nel contesto delle iniziative realizzate nel territorio regionale per “Matera 2019”. Dal nutrito programma di manifestazioni è stato incomprensibilmente escluso il Padre Vincenzo Cilento, figlio di Stigliano, che ha lasciato una traccia profonda nel panorama della cultura italiana e internazionale per la profondità dei suoi studi sull’antichità greca e sulla filosofia medioevale.
A Angelo Colangelo, dichiaratosi certo che il dotto barnabita stiglianese, che fece come stile della sua vita l’immersione nel raccoglimento della preghiera, dello studio e della contemplazione, non si è affatto rammaricato e tanto meno adombrato, è quindi parso doveroso proporre un profilo bio-bibliografico dell’illustre barnabita, che ha intitolato «L’ultimo Umanista – Ricordo di Vincenzo Cilento nel 40° anniversario della morte», che si può leggere facendo clic sul seguente link: L’ultimo umanista.
In questo blog ho più volte ricordato con quanta emozione seguivo la rituale passeggiata per Spaccanapoli di Benedetto Croce con Padre Cilento.
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Ciao, Antonio.
Ti sono grato per aver voluto proporre integralmente il mio saggio su Padre Vincenzo Cilento. Il mio lavoro si propone due finalità:
a) ricordare, nel 40° anniversario della morte, l’insigne barnabita stiglianese a coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarne le rare doti intellettuali e spirituali.
b) contribuire a farlo conoscere a chi non ha avuto finora la possibilità di farlo, soprattutto ai giovani studenti.
Ringrazio, dunque,tramite il blog della Rabatana, te e tutti coloro (come la dottoressa Carmela Biscaglia, Cesare Monaco e altri amici come l’avvocato Angela Vicino, il dottor Peppino Mastromarino, il Preside Giosuè Ferruzzi ed altri) che hanno espresso attestati di stima per il lavoro da me realizzato.
Angelo Colangelo