“Credo che noi dobbiamo pensare alla Resistenza, parlare della Resistenza, non come ad una storia trascorsa, come a un insieme meraviglioso d’eroismi perduti o rivendicati, ma come a una storia nel suo farsi, come a un punto di partenza, come alla radice viva e attuale dei pensieri e delle opere della nuova generazione e delle generazioni che verranno”.

E ancora: “Se il senso fondamentale, su un piano morale e su un piano poetico, della Resistenza è quello di realizzare l’uomo, la Resistenza è, perciò, in ciascuno di noi come un valore permanente e sempre da rinnovare”.

Queste significative parole pronunciava Carlo Levi nel suo discorso tenuto ad Alassio, il 25 aprile 1965, per i vent’anni della Resistenza.

Sono parole antiche e pur sempre attuali, che acquistano un senso nuovo e uno specifico valore nel nostro particolare momento storico.

L’Italia, e con essa l’Europa e il mondo, rischia di essere travolta dagli effetti terrificanti della pandemia. Quando ancora non si è compiuto il disastro sanitario che ha provocato solo nel nostro Paese oltre 25000 morti, incombe minacciosa l’ombra di una spaventevole crisi economica e sociale. E il futuro si prefigura con contorni ancora più inquietanti per l’assenza di una classe politica di alto profilo e per la mancanza di uno spirito unitario nella comunità nazionale. Oggi non si ritrovano, cioè, i due elementi fondamentali che risultarono decisivi per la ricostruzione post-bellica e per il successivo miracolo economico.

Eppure, non ostante tutto, è tempo di una Nuova Resistenza. Una Nuova Resistenza è un dovere morale per ciascuno di noi.

Angelo  Colangelo

 

4 Responses to Ancora Resistenza: riflessione di Angelo Colangelo sulla Resistenza

  1. domenico langerano ha detto:

    Caro Antonio, condivido la necessità del dovere morale che la Resistenza impone per ciascuno di noi riguardo la libertà e l’impegno sociale, ma sono pessimista che per l’Italia varrà il famoso detto “quando il goco si fa duro, i duri entrano in gioco” se penso che dobbiamo contare, limitandoci al caso Lombardia, su imprenditori che delocalizzano e portano il loro rendiconto fiscale in Olanda e a politici che di duro hanno solo l’atteggiamento dei capi leghisti o ciellini. Per quanto riguarda poi noi quì al sud é meglio stendere un velo pietoso su un cinquantennio scandaloso per tutto ciò che attiene alla programmazione e alla pianificazione per non parlar della gestione dela cosa pubblica.
    Buona domenica a te e agli amici che frequentiamo

    • Antonio Martino ha detto:

      Caro Mimmo, Dossetti ci insegnò che la fedeltà alla Costituzione è creativa e, quindi, dovere civico e morale. La responsabilità è personale e individuale. Rimanga un solo Crusoè, egli porta tutto il carico della responsabilità.
      Buona domenica a te, a Carmela e agli amici,
      Antonio

  2. Angelo Colangelo ha detto:

    Ti ringrazio, Antonio, per aver ritenuto opportuno condividere la mia riflessione sulla Resistenza, dandole visibilità nel “nostro” blog de la Rabatana.
    Buona domenica.
    Angelo Colangelo

  3. Antonio Martino ha detto:

    Caro Angelo, Grazie per aver definito “nostro” il blog de la Rabatana e buona domenica,
    Antonio

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