di PAOLO RUFFILLI

In quarantena

non ha più misura,
il tempo, è sconfinato
e solo si riflette
il suo tracciato,
in ogni modo
qualunque sia mai stato,
sugli specchi
di ore e giorni
come ciò che cambia
mentre dura e ha
in sé la fine e
il suo principio
contro la parete
nel giro in cui si
mette e che ripete.

PAOLO RUFFILLI. Scrittore e poeta, nato a Rieti nel 1949, ma originario di Forlì, si è laureato in Lettere all’Università di Bologna. Ha pubblicato numerosi volumi di poesia, ed è il curatore di edizioni delle Operette morali di Giacomo Leopardi, della traduzione foscoliana del Viaggio sentimentale di Sterne, delle Confessioni di un italiano di Ippolito Nievo e di un’antologia di Scrittori garibaldini. Ha tradotto testi di Gibran, Tagore, i Metafisici inglesi, Mandel’štam e la Regola celeste del Tao. Nel 1995 ha pubblicato, avvalendosi della collaborazione di Fulvio Roiter, l’insolito Nuvole, foto e poesie

 

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