Il troll, nella mitologia scandinava, è una creatura umanoide che vive nelle foreste dell’Europa settentrionale. La figura del troll ha avuto ampia diffusione anche all’interno della tradizione folcloristica anglosassone, probabilmente in seguito alla prolungata presenza norvegese nelle Isole Orcadi e Shetland.
Ora, in epoca moderna, ha una maligna diffusione mondiale più del Covid-19 in seguito all’uso dei social.
Non limiterei la qualifica di troll ai soli soggetti che interagiscono con gli altri tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso e/o del tutto errati, offensivi con il solo obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi, ma a tutti coloro scrivono messaggi di tal genere, pur senza interagire con nessuno.

Onore a coloro che comunicano messaggi intelligenti, sensati, meditati e utili, ironici e polemici e a coloro che sanno accettare e avere rispetto per opinioni non collimanti con le proprie.

 

3 Responses to I TROLL IMPERVERSANTI SUI SOCIAL

  1. Antonio Martino ha detto:

    «Una persona stupida è più pericolosa di un bandito». Nel The Basic Laws of Human Stupidity di Carlo M. Cipolla sono descritte le cinque leggi fondamentali della stupidità. Ne consiglio la lettura: non sottovalutare gli stupidi. Possono essere peggio dei troll.

    • Maria Paola Langerano ha detto:

      Caro Antonio, concordo pienamente con te. Il saggio di Carlo M.
      Cipolla che hai citato, pubblicato in italiano con il titolo “Allegro ma non troppo”, da Il Mulino, dovrebbe essere introdotto nel corredo della formazione scolastica dei nostri ragazzi. Un raro esempio di sagacia e leggerezza di un multiforme, elegantissimo accademico italiano, insignito di prestigiosi riconoscimenti internazionali.

      • antonio martino ha detto:

        Cara Maria Paola, mi stai riservando un’attenzione che mi confonde. Un grazie grande. Grazie anche per aver citato “Allegro ma non troppo”. Anche The Basic … fu pubblicato dal Mulino, ma io ho letto solo Allegro ma non troppo. Ho citato The Basic non per darmi delle arie ma per una ragione precisa e un po’ complicata, dato lo spirito di Cipolla, che si può scoprire nel post “Le leggi fondamentali della stupidità umana” del 27 ott. 2017.

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