Ci fu una volta a Matera un medico provinciale terribile. Vietò la presenza del corvo nella Farmacia del Corvo di Accettura, nemico del buon mangiare vietò la vendita di gñümmeridd e formaggio coi vermi. Rese triste la Lucania e intristì i miei ritorni a Tricarico, perché Fulmiodd non vendeva più formaggio coi vermi.
Dopo qualche anno ci incontrammo a Bologna a fare più  o meno lo stesso mestiere. Diventammo amici, non so come fu possibile.
«Sapessi quanto è stato difficile accettarti, diventarti amico! Tu non capisci gli gñümmeridd e il formaggio con i vermi. Tu non capisci la vita!».

Non capiva neanche le rane l’ex medico provinciale di Matera. Lo invitai a pranzo e lo portai in un ristorante, che non conosceva, dove si mangiavano solo rane fritte o in umido. Fece buon viso a cattivo gioco e mangiò pane e prosciutto.
Lo rividi a Palermo, la sua città, a un convegno in cui ero uno dei relatori. Egli era tra il pubblico e aprii una parentesi nel mio intervento per elogiare la squisita cucina siciliana, salutarlo e raccontare quanto egli invece fosse nemico del buon mangiare, un cattivo siciliano. Ebbi successo e l’ex medico provinciale di Matera venne ad abbracciarmi.

Rocco Mazzarone, quando a Matera dirigeva il Dispensario Antitubercolare l’aveva ben conosciuto e con lui aveva avuto a che fare. Gli raccontai il fatto, che lo divertì molto, rise di cuore, aveva le lacrime agli occhi.

 

One Response to IL FORMAGGIO COI VERMI – Un momento di nostalgia di Rocco Mazzarone

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